La separazione consensuale: come funziona e quando conviene sceglierla

La separazione consensuale: come funziona e quando conviene sceglierla

La separazione consensuale si basa sull’accordo tra i coniugi riguardo alla gestione della propria vita dopo la separazione. Questo accordo comprende questioni come l’affidamento condiviso dei figli minori, il mantenimento dei figli, l’assegnazione della casa coniugale e la divisione dei beni comuni. Ecco come funziona e quando è vantaggioso scegliere la separazione consensuale.

 

Separazione: cos’è

 

La separazione è un atto legale attraverso il quale i coniugi interrompono gli effetti del loro matrimonio, con l’obiettivo di lasciare aperta la possibilità di una riconciliazione futura o di prendere una decisione definitiva di divorzio. Questa è solitamente la prima fase che le coppie sposate affrontano quando decidono di mettere fine alla loro relazione.

 

In Italia, vi sono due istituti legali distinti ma spesso confusi tra loro: la separazione e il divorzio. La separazione consente ai coniugi in crisi di:

 

  • Smettere di convivere come coppia sposata e intraprendere strade separate, inclusa la possibilità di avviare nuove convivenze e relazioni, liberandosi dall’obbligo di fedeltà coniugale.

 

  • Dissolvere la comunione dei beni legalmente stabilita durante il matrimonio, anche se lo status di coniuge rimane, poiché il vincolo matrimoniale viene solo attenuato e non completamente sciolto.

 

 

La fase più critica è la negoziazione tra i coniugi per stabilire le condizioni della separazione. Poiché gli accordi presi sono legalmente vincolanti per entrambi i coniugi, è importante cercare consulenza legale da un avvocato esperto in separazione per comprendere appieno i diritti e doveri. La separazione consensuale offre anche vantaggi finanziari, poiché ogni trasferimento di proprietà deciso durante la separazione è esente da tasse. Tuttavia, è importante sottolineare che l’accordo tra i coniugi è solo un requisito essenziale per la separazione consensuale e non è sufficiente da solo per renderla effettiva.

 

 

Separazione consensuale: i vantaggi e perché conviene

 

La separazione consensuale offre numerosi vantaggi, principalmente la rapidità del procedimento. Le parti si separano in tribunale durante una sola udienza, presentando un accordo redatto dagli avvocati. Inoltre, la coppia può ridurre i costi scegliendo di essere rappresentata da un solo avvocato. Sebbene i costi possano variare, di solito non superano i 1.500 euro per l’intero processo.

 

Nel caso in cui non ci siano figli e non siano previsti trasferimenti di beni (ad eccezione dell’assegno di mantenimento), la separazione consensuale può essere effettuata gratuitamente davanti all’ufficiale di Stato civile del Comune.

 

In caso di posizioni non troppo distanti tra i coniugi, la separazione consensuale può risultare vantaggiosa. Spesso, avviare un procedimento legale per una differenza minima nell’assegno di mantenimento può non avere un impatto pratico significativo, specialmente considerando che durante il processo di divorzio è possibile richiedere un aumento dell’assegno.

 

È anche importante considerare che, nonostante una sentenza che stabilisca un sostanzioso assegno di mantenimento, potrebbe accadere che l’ex coniuge non sia effettivamente in grado di pagarlo. Questa situazione può portare a una serie di azioni legali per il recupero del debito e all’aumento delle cause giudiziali.

 

Separazione consensuale: quali documenti servono

 

Per ottenere la separazione consensuale, sono necessari i seguenti documenti:

 

 

  • Una versione breve dell’atto di matrimonio: Puoi richiederla presso l’ufficio dello Stato civile del Comune in cui è stato celebrato il matrimonio.

 

  • Un certificato che attesti la residenza e lo stato familiare di entrambi i coniugi: Non è possibile utilizzare una dichiarazione di autocertificazione. Dovrai ottenere un certificato ufficiale che attesti la residenza e lo stato familiare di entrambi i coniugi.

 

  • Le dichiarazioni dei redditi degli ultimi tre anni di entrambi i coniugi: Sarà necessario fornire le dichiarazioni dei redditi degli ultimi tre anni sia per te che per il tuo coniuge.

 

  • Una copia di un documento di identità di entrambi i coniugi: Dovrai fornire una copia di un documento di identità valido per entrambi i coniugi.

 

  • Una copia del codice fiscale di entrambi i coniugi: Sarà necessario fornire una copia del codice fiscale sia per te che per il tuo coniuge.