La dieta Sirt si basa su una ricerca scientifica condotta da Goggins e Matten sulle sirtuine, un gruppo di proteine scoperte recentemente, in grado non solo di prevenire e rallentare i processi degenerativi correlati all’età, ma anche di riprodurre gli effetti positivi della restrizione calorica.
Dieta Sirt, come funziona
La dieta Sirt, anche nota come la dieta che attiva il “gene magro”, permette di perdere peso facilmente grazie all’introduzione di cibi Sirt nella nostra alimentazione, ovvero di quegli alimenti in grado di riprodurre gli stessi effetti della restrizione calorica e dell’attività fisica.
I cibi che favoriscono la produzione di sirtuine in grado di attivare il metabolismo sono:
- Cavolo
- Cipolla rossa (cruda)
- Rucola
- Capperi
- Sedano
- Radicchio
- Noci
- Curcuma
- Vino rosso
- Fragole
- Prezzemolo
- Cacao
- Olio extravergine d’oliva
- Tè verde matcha
- Grano saraceno
La dieta Sirt si compone di due fasi, entrambe basate sull’introduzione di cibi ad alto contenuto di sirtuine. Nella prima settimana è prevista una riduzione notevole delle calorie. Nei primi tre giorni, infatti, si possono consumare al massimo 1000 calorie al giorno, distribuite in 3 centrifugati di verdure verdi e un pasto solido, mentre dal quarto giorno al settimo sono consentite 1500 calorie al giorno, suddivise in 2 centrifugati e 2 pasti solidi. In questa fase la perdita di peso è di circa 3 kg.
La seconda fase è di mantenimento. Nei successivi 14 giorni si possono introdurre fino a 2000 calorie, divise in 3 pasti solidi, 1 centrifugato (30 minuti prima della colazione o a metà mattinata) 1-2 spuntini Sirt. La cena va consumata entro le ore 19.
Ricette della Dieta Sirt
Uno degli aspetti fondamentali della dieta Sirt sono i succhi verdi (alias i centrifugati), da consumare nel corso della giornata, a intervalli regolari (almeno 1 ora prima o 2 ore dopo il pasto solido).
Succo Sirt
Il succo verde Sirt è un frullato di verdure da preparare al momento, dal notevole potere saziante e depurante.
Ingredienti
- 150 g di sedano
- 30 g di rucola
- 80 g di cavolo riccio
- 1 cucchiaino di prezzemolo
- ½ mela verde
- Succo di ½ limone
- ½ cucchiaino di tè matcha
Per quanto riguarda i pasti solidi, gli alimenti da preferire sono quelli ad alto contenuto proteico e a basso tenore di grassi, come il tacchino a scaloppina con capperi e prezzemolo, o il petto di pollo con cipolla rossa e cavolo riccio, il salmone saltato in padella o il merluzzo al forno. Ottimi anche i legumi, ad esempio sotto forma di zuppe da abbinare alla cipolla.
Una buona dieta può essere anche un importante alleato contro l’acne giovanile
L’acne giovanile è un tipo di acne molto frequente e colpisce tra i 12 e 18 anni. è un’infiammazione cronica del follicolo pilifero e delle ghiandole sebacee ed è caratterizzata dalla presenza di comedoni (punti neri), che si sviluppano a causa di un’ostruzione dello sbocco dei follicoli o pori della pelle; poi dalla comparsa di papule (lesioni rialzate che non contengono pus) e pustole (brufoli con una punta centrale bianca o gialla di pus) a seguito dell’infiammazione. In alcuni casi inoltre, possono insorgere cisti sottocutanee rossastre. Sebbene l’acne giovanile sia una condizione benigna può essere fonte di disagio, soprattutto in età adolescenziale.
Acne giovanile, rimedi naturali efficaci
Il trattamento di base dell’acne giovanile è il peeling chimico dermatologico e consiste nell’applicazione di acido glicolico o acido salicilico (in caso di acne lieve) sulla cute per qualche minuto. Il peeling chimico, oltre a diminuire la seborrea e a eliminare le cellule morte favorendo la rigenerazione e il ricambio cellulare, libera i pori ostruiti, riducendo di conseguenza la possibilità di formazione delle lesioni acneiche. Questo trattamento di solito viene ripetuto più volte, a cadenze stabilite dal dermatologo.